Vinitaly, Verona 2012,
Il 27 marzo, in una grande sala del Vinitaly, erano riuniti i più importanti produttori d'Amarone (LE FAMIGLE DELL'AMARONE D'ARTE - www.amaronefamilies.it ) per regalarci cosi' 30 anni di storia ed emozione di questo mitico vino rosso, che é l'AMARONE DELLA VALPOLICELLA.
Permettetemi allora un piccolo passaggio esplicativo su questo vino unico al mondo, perchè l'Amarone è il frutto d'una cultura millenaria. Il Reticum (ancestro del Recioto e dell'Amarone) era un vino romano, dolce, fatto con uve passite e prodotto nel nord Italia, più precisamente nella Vallis-polis-cellae che letteralmente significa « Valle dalle molte cantine » (origine storica del nome che piace sopratutto ai produttori del posto). Con il passare del tempo la tradizione enologica della vallata è stata mantenuta e trasmessa grazie all'Acinaticum (Antico modo medievale di chiamare il Reticum) ed in seguito dal più moderno Recioto (vino passito dolce della Valpolicella). Sarà pero' solamente ad inizio secolo che cominceranno ad apparire i primi Recioti amari. La leggenda vuole che l'errore di un cantiniere distratto, dimenticando di travasare una botte di Recioto, da vita al primo Amarone. Il seguito è storia dei nostri giorni, con l'Amarone che diviene il re dei vini rossi italiani a parimerito con i Baroli e i Brunelli di Montalcino.
Prodotto principalmente da 3 vitigni autoctoni (Corvina, Rondinella et Molinara) seguito ad un appassimento di 3-4 mesi, il mosto verra fermentato e vinificato completamente sino a secco (sviluppo naturale d'elevati gradi alcolici oscillanti tra 15° e 16°), per essere quindi affinato in legno e in bottiglia per 2 o 6 anni a seconda dell'esigenze del produttore. L'Amarone avrà cosi' la capacità di passare i decenni e di regalarci emozioni indimenticabili.
E' grazie a queste emozioni che l'articolo é nato.
Una degustazione fantastica, dal 1983 al 2007, una passerella di sapori e stili. Gli anni 80 aprono le danze, sono gl'anni dei primi grandi successi mondiali, vini un po' più rustici con un legno e delle concentrazioni meno spinte. Gli anni 90, che conquistano il Nord America, rientrano in una logica più moderna con concentrazioni maggiori ed utilizzo di legno nuovo. Con l'ultimo decennio, si trova in fine un giusto compromesso tra le concentrazioni, la barrique e la finezza. Dei vini ricchi e eleganti, con un tocco femminile per alcuni.
Ecco quindi i migliori amaroni dal 1983 al 2007 firmati dalle sue più grandi famiglie storiche.
L'Amarone dunque come vino rosso italiano possente, re della sua storia e della sua tradizione, al top della sua notorietà. Un invito ad emozionarsi.
SPERI – AMARONE 1983
La cuvée ''Vigneto Monte Sant'Urbano'' si presenta come una tenera carezza uscita dalle mani rugose dei nostri nonni ! Questo vino, il mio preferito nel decennio 80, dal colore granato, mantiene sempre una vivacità e una finezza inimitabile. Nonostante i suoi 28 anni quest'Amarone, sostenuto da una bella struttura minerale, mostra degl'incredibili profumi di frutti rossi e neri, che si fondono meravigliosamente con il tabacco e le note di gesso. Vino fantastico, dallo stile più secco che gli Amaroni d'oggi, servirà d'esempio a molti. Al suo apogeo.
http://www.speri.com/
BRIGALDARA – RECIOTO AMARONE 1986
Un buon Amarone, che s'esprime in un registro d'aromi più calorosi, frutti rossi maturi e belle note balsamiche. La bocca, in contrasto con il naso, da una bella sensazione di freschezza.
Pronto da bere.
http://www.brigaldara.it
MASI – AMARONE 1988
Il Serego Alighieri di Masi è il più strano tra tutti i vini degustati, sicuramente l'affinamento in botti di ciliegio comporta lo sviluppo d'una diversa gamma aromatica. Gli aromi sono più evoluti, con un frutto quasi dolce, belle le sfumature di cannella e di chiodi di garofano. In bocca é ricco e vigoroso, con dei tannini morbidi. Pronto da bere, apogeo passato.
http://www.masi.it
ALLEGRINI - AMARONE 1990
Qui ci troviamo di fronte ad uno stile di vino diverso, una concezione modernista dell'Amarone, ma senza eccessi. Il naso è sublime e completo. Il lampone e il ribes nero fanno da base aromatica per questo vino, che ci fornisce con il tempo profumi di fini erbette fresche e la dolcezza della vaniglia. Bocca imponente, grande concentrazione gustativa, con una trama tannica più marcata. Al suo apogeo.
http://www.allegrini.it
TENUTA SANT'ANTONIO – AMARONE 1995
Il Campo dei Gigli, vino che ho preferito per il decennio 90, vi sorprenderà per la sua armonia. Leggera riduzione iniziale, questo vino merita un passaggio in caraffa per mostrare tutta la sua nobiltà. Il colore ruby intenso è seducente. D'un incredibile giovinezza, questo 95 esala note di ciliegie sotto spirito e foglie di tabacco. La dolcezza della sue spezie vi accompagnerà sino all'ultima goccia, dove la bocca con i suoi 16°Alc mostrerà la sua ricchezza gustativa e l'acidità vi darà la sensazione di lunghezza. Un vino carico di 17 anni d'emozione che non avrà paura del tempo.
http://www.tenutasantantonio.it
TEDESCHI – AMARONE 1996
Il Capitel Monte Olmi è nato in un annata difficile, dove le piogge hanno compromesso la raccolta e la seguente fase d'appassimento. Il vino, dal colore granato, si mostra più digesto e facile d'accesso. Le note evolute di frutti secchi e di cannella, sono comunque una bella cornice per questo vino pronto ad esser bevuto. Apogeo passato.
http://www.tedeschiwines.com
TOMMASI – AMARONE 1997
Che bellezza questo Amarone, il 97 è un annata di riferimento per i produttori della regione, e Tommasi l'interpreta in una maniera quasi francese. Un po' chiuso all'inizio, questo gigante si risveglia pian piano evocando cosi' un'infusione di frutti maturi, eucalipto e pepe nero. Adagiato su questa bella trama aromatica che si chiude con delle leggere e belle sensazioni di cuoio, non sarà altro che il preludio a una bocca corposa dotata d'una piacevole colonna minerale. Un must della denominazione, da conservare scrupolosamente in cantina.
http://www.tommasiwine.it
ZENATO – AMARONE 1998
La riserva di Sergio Zenato è il più femminile tra i vini degustati, Moderno nel suo stile ci porterà lungo una douceur olfattiva e gustativa. Il naso espressivo e lusinghiero, ci regala aromi floreali e di prugna posati su d'un letto di vaniglia. Bere nei prossimi 5 anni.
http://www.zenato.it
NICOLIS – AMARONE 2000
L'Amarone Ambrosan austero all'apertura, causa la sua giovinezza, si apre con il passare del tempo. Un grande vino, corposo, dove l'armonia gustativa è al picco massimo in questa degustazione. Bere nei prossimi 10 anni.
http://www.vininicolis.com
VENTURINI – AMARONE 2001
In uno stile differente dagli altri, Venturini ci propone un vino affascinante, costruito su dei frutti freschi (marasca e lampone) con un tocco di violetta. Un Amarone come piace a me, equilibrato e digesto, facile da bere, che tiene pur sempre in bocca una bella intensità del frutto. Questo è il vino che ho preferito nel decennio 2000. Un Amarone lontano d'ogni pesantezza, che grandirà meravigliosamente negl'anni che verranno.
http://www.viniventurini.com
BEGALI – AMARONE 2004
Il Monte Cà Bianca 2004 è un Amarone femminile, giocato più sulla concentrazione, laddove ribes nero e uva spina ti riempiono il palato cosi' come le note finemente boisées. Bere da adesso sino al 2020.
http://www.begaliwine.it
MUSELLA – AMARONE 2007
Musella Riserva, s'apre su delle note di tabacco e spezie dolci. La bocca calorosa è sostenuta da una bella acidità. Tuffo in un vino armonico dalla buona e morbida trama tannica. Retrogusto leggermente amaro che si sposa bene con il fruttato e gl'aromi di nocciola. Vino biodinamico, da cominciare a bere senza urgenza per i prossimi 10 anni.
http://www.musella.it
Il 27 marzo, in una grande sala del Vinitaly, erano riuniti i più importanti produttori d'Amarone (LE FAMIGLE DELL'AMARONE D'ARTE - www.amaronefamilies.it ) per regalarci cosi' 30 anni di storia ed emozione di questo mitico vino rosso, che é l'AMARONE DELLA VALPOLICELLA.
Permettetemi allora un piccolo passaggio esplicativo su questo vino unico al mondo, perchè l'Amarone è il frutto d'una cultura millenaria. Il Reticum (ancestro del Recioto e dell'Amarone) era un vino romano, dolce, fatto con uve passite e prodotto nel nord Italia, più precisamente nella Vallis-polis-cellae che letteralmente significa « Valle dalle molte cantine » (origine storica del nome che piace sopratutto ai produttori del posto). Con il passare del tempo la tradizione enologica della vallata è stata mantenuta e trasmessa grazie all'Acinaticum (Antico modo medievale di chiamare il Reticum) ed in seguito dal più moderno Recioto (vino passito dolce della Valpolicella). Sarà pero' solamente ad inizio secolo che cominceranno ad apparire i primi Recioti amari. La leggenda vuole che l'errore di un cantiniere distratto, dimenticando di travasare una botte di Recioto, da vita al primo Amarone. Il seguito è storia dei nostri giorni, con l'Amarone che diviene il re dei vini rossi italiani a parimerito con i Baroli e i Brunelli di Montalcino.
Prodotto principalmente da 3 vitigni autoctoni (Corvina, Rondinella et Molinara) seguito ad un appassimento di 3-4 mesi, il mosto verra fermentato e vinificato completamente sino a secco (sviluppo naturale d'elevati gradi alcolici oscillanti tra 15° e 16°), per essere quindi affinato in legno e in bottiglia per 2 o 6 anni a seconda dell'esigenze del produttore. L'Amarone avrà cosi' la capacità di passare i decenni e di regalarci emozioni indimenticabili.
E' grazie a queste emozioni che l'articolo é nato.
Una degustazione fantastica, dal 1983 al 2007, una passerella di sapori e stili. Gli anni 80 aprono le danze, sono gl'anni dei primi grandi successi mondiali, vini un po' più rustici con un legno e delle concentrazioni meno spinte. Gli anni 90, che conquistano il Nord America, rientrano in una logica più moderna con concentrazioni maggiori ed utilizzo di legno nuovo. Con l'ultimo decennio, si trova in fine un giusto compromesso tra le concentrazioni, la barrique e la finezza. Dei vini ricchi e eleganti, con un tocco femminile per alcuni.
Ecco quindi i migliori amaroni dal 1983 al 2007 firmati dalle sue più grandi famiglie storiche.
L'Amarone dunque come vino rosso italiano possente, re della sua storia e della sua tradizione, al top della sua notorietà. Un invito ad emozionarsi.
SPERI – AMARONE 1983
La cuvée ''Vigneto Monte Sant'Urbano'' si presenta come una tenera carezza uscita dalle mani rugose dei nostri nonni ! Questo vino, il mio preferito nel decennio 80, dal colore granato, mantiene sempre una vivacità e una finezza inimitabile. Nonostante i suoi 28 anni quest'Amarone, sostenuto da una bella struttura minerale, mostra degl'incredibili profumi di frutti rossi e neri, che si fondono meravigliosamente con il tabacco e le note di gesso. Vino fantastico, dallo stile più secco che gli Amaroni d'oggi, servirà d'esempio a molti. Al suo apogeo.
http://www.speri.com/
BRIGALDARA – RECIOTO AMARONE 1986
Un buon Amarone, che s'esprime in un registro d'aromi più calorosi, frutti rossi maturi e belle note balsamiche. La bocca, in contrasto con il naso, da una bella sensazione di freschezza.
Pronto da bere.
http://www.brigaldara.it
MASI – AMARONE 1988
Il Serego Alighieri di Masi è il più strano tra tutti i vini degustati, sicuramente l'affinamento in botti di ciliegio comporta lo sviluppo d'una diversa gamma aromatica. Gli aromi sono più evoluti, con un frutto quasi dolce, belle le sfumature di cannella e di chiodi di garofano. In bocca é ricco e vigoroso, con dei tannini morbidi. Pronto da bere, apogeo passato.
http://www.masi.it
ALLEGRINI - AMARONE 1990
Qui ci troviamo di fronte ad uno stile di vino diverso, una concezione modernista dell'Amarone, ma senza eccessi. Il naso è sublime e completo. Il lampone e il ribes nero fanno da base aromatica per questo vino, che ci fornisce con il tempo profumi di fini erbette fresche e la dolcezza della vaniglia. Bocca imponente, grande concentrazione gustativa, con una trama tannica più marcata. Al suo apogeo.
http://www.allegrini.it
TENUTA SANT'ANTONIO – AMARONE 1995
Il Campo dei Gigli, vino che ho preferito per il decennio 90, vi sorprenderà per la sua armonia. Leggera riduzione iniziale, questo vino merita un passaggio in caraffa per mostrare tutta la sua nobiltà. Il colore ruby intenso è seducente. D'un incredibile giovinezza, questo 95 esala note di ciliegie sotto spirito e foglie di tabacco. La dolcezza della sue spezie vi accompagnerà sino all'ultima goccia, dove la bocca con i suoi 16°Alc mostrerà la sua ricchezza gustativa e l'acidità vi darà la sensazione di lunghezza. Un vino carico di 17 anni d'emozione che non avrà paura del tempo.
http://www.tenutasantantonio.it
TEDESCHI – AMARONE 1996
Il Capitel Monte Olmi è nato in un annata difficile, dove le piogge hanno compromesso la raccolta e la seguente fase d'appassimento. Il vino, dal colore granato, si mostra più digesto e facile d'accesso. Le note evolute di frutti secchi e di cannella, sono comunque una bella cornice per questo vino pronto ad esser bevuto. Apogeo passato.
http://www.tedeschiwines.com
TOMMASI – AMARONE 1997
Che bellezza questo Amarone, il 97 è un annata di riferimento per i produttori della regione, e Tommasi l'interpreta in una maniera quasi francese. Un po' chiuso all'inizio, questo gigante si risveglia pian piano evocando cosi' un'infusione di frutti maturi, eucalipto e pepe nero. Adagiato su questa bella trama aromatica che si chiude con delle leggere e belle sensazioni di cuoio, non sarà altro che il preludio a una bocca corposa dotata d'una piacevole colonna minerale. Un must della denominazione, da conservare scrupolosamente in cantina.
http://www.tommasiwine.it
ZENATO – AMARONE 1998
La riserva di Sergio Zenato è il più femminile tra i vini degustati, Moderno nel suo stile ci porterà lungo una douceur olfattiva e gustativa. Il naso espressivo e lusinghiero, ci regala aromi floreali e di prugna posati su d'un letto di vaniglia. Bere nei prossimi 5 anni.
http://www.zenato.it
NICOLIS – AMARONE 2000
L'Amarone Ambrosan austero all'apertura, causa la sua giovinezza, si apre con il passare del tempo. Un grande vino, corposo, dove l'armonia gustativa è al picco massimo in questa degustazione. Bere nei prossimi 10 anni.
http://www.vininicolis.com
VENTURINI – AMARONE 2001
In uno stile differente dagli altri, Venturini ci propone un vino affascinante, costruito su dei frutti freschi (marasca e lampone) con un tocco di violetta. Un Amarone come piace a me, equilibrato e digesto, facile da bere, che tiene pur sempre in bocca una bella intensità del frutto. Questo è il vino che ho preferito nel decennio 2000. Un Amarone lontano d'ogni pesantezza, che grandirà meravigliosamente negl'anni che verranno.
http://www.viniventurini.com
BEGALI – AMARONE 2004
Il Monte Cà Bianca 2004 è un Amarone femminile, giocato più sulla concentrazione, laddove ribes nero e uva spina ti riempiono il palato cosi' come le note finemente boisées. Bere da adesso sino al 2020.
http://www.begaliwine.it
MUSELLA – AMARONE 2007
Musella Riserva, s'apre su delle note di tabacco e spezie dolci. La bocca calorosa è sostenuta da una bella acidità. Tuffo in un vino armonico dalla buona e morbida trama tannica. Retrogusto leggermente amaro che si sposa bene con il fruttato e gl'aromi di nocciola. Vino biodinamico, da cominciare a bere senza urgenza per i prossimi 10 anni.
http://www.musella.it